Salvatore Cicu tra politica e sport: un Sottosegretario per amico

La Sardegna è una terra ricca di valori e di storia, di tradizione e di costumi, di bellezze naturali e di cultura. Di origine sarda è Salvatore Cicu, quarantaseienne, nato a Palermo e residente a Selargius, ad un passo da Cagliari e ad uno da Quartu. Abbiamo deciso di ospitare nelle pagine della nostra rivista l’On. Cicu -Sottosegretario di Stato alla Difesa- perché è una delle figure più rappresentative e più autorevoli che la Sardegna offre all’Italia ed esporta nel Mondo. Coniugato con la signora Silvana ed affettuoso padre di Massimiliano e di Claudio, l’esponente di Forza Italia, Parlamentare da tre Legislature, ha ricoperto nel primo Governo Berlusconi l’incarico di Sottosegretario di Stato al Tesoro; è stato altresì componente della quinta Commissione permanente (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e della Commissione di inchiesta sull’azienda di Stato per gli interventi sul mercato agricolo (Aima) oltre che segretario nella tredicesima Legislatura della quinta Commissione permanente e componente della Commissione Parlamentare per le questioni regionali. Un curriculum di tutto rispetto e che si somma al titolo di avvocato e a svariati altri incarichi ricoperti nell’ambito del partito. Di recente il nostro Parlamentare è stato giudicato dalle Parlamentari del Polo e dell’Ulivo, trasversalmente e senza ipocrisie, il più bello dei Deputati; sarà per quell’aria sempre distinta e pulita, per quei capelli sempre in ordine e curati, per i suoi abiti sempre stirati e le sue cravatte sempre in tono con i vestiti. Sarà per le sue camicie, tutte con le cifre ed i gemelli, per i suoi orologi eleganti e le scarpe sempre lucide. Sarà per il modo di porsi agli interlocutori, cordiale ed autorevole al contempo, sarà per la sua cultura, sarà per il suo animo nobile e gentile, fatto è, che Salvatore Cicu, non sbaglia un colpo. Non ha sbagliato a fare politica, perché da quando ha deciso di scendere in campo è sempre stato eletto, dimostrando evidentemente di godere della fiducia incondizionata dei suoi elettori. Non ha sbagliato ad intuire e in un certo qual modo a denunciare, essendo stato il primo firmatario della legge sul mobing, vessazioni sui posti di lavoro. Ma quello che piace alla gente dell’Onorevole Cicu, è il sapersi trasformare, da Deputato della Repubblica che approfondisce diligentemente ogni singola fattispecie che tratta e che porta avanti con la testardaggine e l’orgoglio tipici dei sardi, in ragazzo che gioca a beach volley d’estate e che segue il Sabato la sua Alfieri pallavolo. E proprio questa, è l’altra sfaccettatura, di cui parallelamente alla politica vogliamo parlare con il Sottosegretario.

Preferisce che iniziamo con la politica o con lo sport?

Prima la politica così poi ci rilassiamo con lo sport.

Perché è entrato in politica e perché proprio in Forza Italia?

In un certo senso è la politica che mi ha chiamato e non io che l’ho cercata. Anche da ragazzo sono sempre stato l’elemento trainante della comitiva, ero il capo classe a scuola, ero quello del gruppo che organizzava le gite, ero il leader del mio corso all’Università, ero quello che suonava la chitarra e radunava intorno a sé i coetanei. Con la fine della Democrazia Cristiana e l’avvento nel 1994 di Berlusconi ho pensato che ci fosse la possibilità per l’Italia di fare il salto di qualità e spinto da alcuni amici ho deciso di entrare in politica. Ho scelto Forza Italia perché era una formazione politica nuova che voleva impegnarsi per migliorare l’Italia e perché era una forza di centro-destra, lontana dalla sinistra e dal comunismo, che proprio in quegli anni continuavano a mietere morti nelle terre vicine.

Crede che questo Governo stia mantenendo gli impegni che ha assunto con gli elettori?

Nonostante fatti di una gravità notevole e di totale imprevedibilità, quali l’11 Settembre, la morte del giovane Giuliani in occasione del G8 di Genova, il terremoto del Molise e la tragedia di Nassiriya, questo Governo a metà del suo mandato ha già concretizzato oltre la metà delle promesse che aveva fatto ai suoi elettori. Noi continuiamo ad operare con la trasparenza e la correttezza che ci contraddistingue, certi che gli italiani hanno compreso ed apprezzato la nostra politica.

Ha parlato di Nassiriya. Questa tragedia potrà influenzare l’impegno dell’Italia nelle missioni di pace?

Questa assurda e sanguinosa strage resterà per sempre nei nostri occhi e nelle nostre menti. Per quanto riguarda il fronte dell’impegno politico, non cambia nulla. Credo fermamente che vi siano tutti i presupposti per rafforzare il nostro impegno nella lotta al terrorismo.

Una parte dell’opposizione ha attaccato il Governo per le scelte fatte proprio a proposito di lotta al terrorismo.

Il problema è rappresentato solo ed esclusivamente da una diversità culturale anche se devo dire che maggioranza ed opposizione si sono unite nello spirito di dolore e soprattutto nella ferma decisione di non far rientrare le nostre truppe dal fronte e continuare la campagna di pace. È giunto un messaggio unico, una sola voce, da parte delle istituzioni e delle forze politiche italiane, a partire dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Che cosa si sente di dire, da Sottosegretario alla Difesa, ai nostri militari impiegati all’estero per il ripristino della democrazia e della pace?

Grazie. Da Sottosegretario di Stato alla Difesa e da cittadino italiano, mi sento di dire grazie a tutti gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica, della Marina, dei Carabinieri, del Corpo Militare e del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Grazie per quanto voi e tutti i volontari delle varie associazioni state facendo per riportare in molte parti del Mondo la democrazia e la pace. Grazie, sono orgoglioso di Voi!

Ok, parliamo di Cicu e dello sport.

Da buon italiano seguo con grande interesse lo sport, che fa parte della cultura del nostro Paese. Sono tra l’altro anche il Presidente della Alfieri Pallavolo che seguo con passione e simpatia.

Lei fa sport?

Sì, commissioni ed aule permettendo, vado in palestra e gioco a calcetto, e tu lo sai bene Ercole.

Le Forze Armate e lo sport.

Un binomio bello, da sponsorizzare. Sia le Forze Armate sia gli sportivi sono dei punti di riferimento per i giovani e sono seguiti da tutti con interesse ed ammirazione. Le Forze Armate dedicano grande attenzione allo sport ed hanno scuole di specializzazione di altissimo livello e di grande tradizione. Ne sono esempio i molti militari italiani che primeggiano in competizioni sportive mondiali. Ho in mente di organizzare per la prossima estate un evento in Sardegna di grande interesse che coinvolga militari e sportivi. A tempo debito vi informerò.

Grazie Sottosegretario.

Grazie a te e forza Cagliari.

Pubblicato su “Il Giornale del Cagliari” nel mese di Gennaio 2004

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