Luciano Baietti e il guinness dei primati
È nato a Roma nel 1947, ha insegnato per anni educazione fisica, è colonnello in congedo del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e già Ufficiale dei Paracadutisti, membro di una miriade di commissioni sia militari sia civili e lo si può trovare con una certa facilità sulle reti RAI, su quelle Fininvest, su emittenti locali come su giornali e riviste a carattere nazionale e locale. Tutti lo cercano e lo vogliono intervistare perché il buon Luciano Baietti, che conosco da circa venti anni, è l’uomo più laureato al mondo ed è entrato nel 2002 ufficialmente nel Guinnes mondiale riuscendo a confermare sia nel Dicembre 2003, sia qualche giorno fa, il suo primato, che difficilmente potrà essere superato atteso che -come dice lui- dove lo trovi un altro pazzo che consegue più lauree di me? E poi io sono “pazzo” davvero, tu mi conosci bene, mica mi fermo a dieci, io proseguo e vado avanti…Un tipo particolare Baietti, assolutamente pratico e fuori dal comune, che ama la famiglia, gli amici, le cose buone della vita ma che, dietro ad un’apparente “disinvoltura”, è un uomo molto sensibile e che, anche se non ama farlo sapere, è dedito quando può e nelle forme più disparate a fare beneficenza.
Allora come ti chiamo Luciano, professore, dottore, Colonnello o recordman?
Visto che mi conosci da venti anni e che eri Sottotenente quando io ero Capitano, beh chiamami Luciano come fai sempre e sbrigati che devo andare a studiare.
Perché continui a studiare, non ti bastano dieci lauree e decine di specializzazioni militari e civili?
Perché siccome mi avvicino agli …anta e non voglio invecchiare credo che sia importante mantenere sempre allenato il cervello e continuare ad imparare, e poi perché hai visto mai uscisse un altro “pazzo” che si prende undici lauree chi mi intervisterebbe più? Non potrei più dire ai miei alunni a scuola di vedere il Costanzo Show o I fatti Vostri che in studio c’è il loro professore…
Già, i tuoi alunni. Perché con tutte queste lauree hai deciso di guadagnarti da vivere insegnando educazione fisica?
Innanzi tutto due anni fa sono diventato dirigente scolastico e dopo trenta anni ho smesso di insegnare a tempo pieno educazione fisica nelle scuole, ma il gusto di stare a contatto con i giovani e di poter parlare di Roma, Lazio e … belle donne con loro ha fatto sì che il pomeriggio mi rimettessi tuta e scarpe da ginnastica e continuassi, da ormai oltre un anno, ad insegnare educazione fisica in strutture esterne alla scuola.
Che cosa è per te la vita?
Ho sempre preso la vita giocando per dimostrare che anche le maggiori difficoltà sono cretinate.
Lauree anche differenti per indirizzo le tue, non deve essere stato facile per te studiare tante materie così diverse…
Ho un segreto, tutto mio, per riuscire a studiare un trattato universitario in tre giorni: come prima cosa imparo a memoria l’indice, per metabolizzare i concetti più importanti.In un libro di mille pagine devi sapere amico mio che solo duecento trattano concetti essenziali e le altre ottocento servono a “ricamare” i contenuti e a …far vendere il libro a costi diversi.
Ma lavorando e facendo parte di mille commissioni quando trovi il tempo per studiare?
…Quando Vespa trova il tempo per scrivere i suoi libri, ah, ah.,ah. A parte gli scherzi, studio dalle quattro alle sette di mattina, prima di andare a lavoro, mentre tutti a casa dormono e i metronotte rientrano nelle loro case a dormire. Cerco di non far pesare ai miei questa passione e di tenerli fuori per quanto possibile dalla mia “pazzia”, pensa che quando mi sono laureato in Geografia mia moglie non sapeva nulla e sono tornato a casa con un 106/110.
E tuo figlio Edoardo che dice?
Beh, a parte che è un piccolo “mostro” anche lui che così piccolo fa già con una certa continuità l’attore ed è il primo della classe, la mattina quando mi faccio la barba lui viene zitto zitto dietro e mi chiede in cosa ti laurei oggi dotto’?
E tua moglie che pensa di un marito plurilaureato?
Ah ah, Angela Maria è straordinaria, non mi dice mai bravo ma si preoccupa perché dice che ho tappezzato casa di quadri con le mie lauree e tutti quei quadri li deve spolverare lei…
Come fai ad impiegare tempi brevissimi a conseguire tutte le lauree tenuto conto delle difficoltà burocratiche degli atenei italiani?
Sono un tipo pratico e cerco di pensare a studiare poi il resto lo fanno a volte la buona sorte e a volte il buon Dio.
Dimmi un tuo segreto, dimmi come fai a non avere mai paura quando vai a fare gli esami.
Molto dipende dal carattere ed io sono uno assolutamente pragmatico, che do e voglio da tutti, ove possibile ovviamente, il Tu e che non sono un timido. Detto questo poi devo confessarti che anche io a venti anni avevo il cuore che mi batteva quando mi sedevo davanti ad un professore ma poi il servizio nei Paracadutisti prima e nella Croce Rossa militare poi, hanno temprato molto il mio carattere e mi hanno fatto pensare che gli esami non sono le cose più importanti nella vita e dunque bisogna prenderli con la giusta importanza, se ti bocciano studi un po’ di più e ci ritorni. Con il tempo ho poi avuto un altro grande vantaggio perché quando mi siedo dinanzi ad un professore che mi deve esaminare so che lui ha una o due lauree ed io dieci, forse l’imbarazzo è più il suo che non il mio non trovi?
Altri artificii ci sono?
Studio con molta attenzione l’ordinamento dei corsi di laurea per cui in ognuno inserisco gli esami di un’altra facoltà che poi mi ritornano utili per la successiva laurea.
C’è una materia che ti mette in difficoltà?
Ebbene sì, sono un essere umano: l’informatica. Non so neanche come si accende un computer e devo avvalermi sempre degli amici per scrivere una lettera o un libro.
Sei anche scrittore?
Scrivono tanti imbecilli potrò farlo anche io che qualcosa nella vita avrò pure appreso con tutti questi libri che ho imparato a memoria…
Sei di destra o di sinistra?
Ho fatto l’Ufficiale dei Paracadutisti e poi sono transitato nella Croce Rossa militare dove rivesto il grado di colonnello … le mie idee forse sono intuibili. Al di là però delle idee le amicizie sono trasversali ed ho amici sia a destra che a sinistra.
E al centro?
Beh quello ormai non c’è più…
Ti hanno mai contattato politici per congratularsi per il tuo primato mondiale che fa onore all’Italia intera?
Certamente, mi hanno contattato le più alte autorità dello Stato e i politici di tutti gli schieramenti, ho ricevuto onorificenze, pergamene, targhe ed inviti a cena. Sono stati tutti molto gentili con me.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe poter fare ancora qualcosa per la Croce Rossa militare per la quale ho lavorato molto. Sono un riservista e sono stato precettato in molte occasioni per emergenze nazionali ed internazionali operando con grande altruismo e competenza e disimpegnandomi bene negli incarichi che mi venivano assegnati. Mi piacerebbe poter lavorare con maggiore continuità, so perfettamente di non essere un Ufficiale in servizio permanente effettivo ma dove lo trovano uno con tutte queste lauree e tutte queste specializzazioni? Mi auguro che prima o poi mi richiamino in servizio e mi si dimentichino…in servizio.
La gente cosa pensa di te?
Che sono un pazzo ma a me non importa niente, l’importante è essere un punto di riferimento per la famiglia, per mia moglie e mio figlio.
Perché pensano che sei un pazzo?
Perché un giorno mi vedono in tuta da ginnastica insegnare a salire una pertica, un giorno vestito da colonnello operare in un centro di extracomunitari, un altro giorno fotocopiare dispense per il prossimo esame. Li disoriento, ma guarda un po’ se pure essere bravo e studiare deve essere elemento di critica…
Buon lavoro.
No, no,devi dirmi buono studio.
Ancora?
Come dice Eduardo De Filippo: gli esami non finiscono mai!
Pubblicato sul “Corriere del Sud Lazio” n. 49 del 2004