Anche ai nostri nonni e ai nostri genitori era dato sapere le condizioni del tempo del giorno successivo e questo grazie all’Aeronautica Militare che da sempre ha, tra le sue eccellenze, anche il servizio metereologico. Ma oggi questo servizio così delicato ed importante anche sotto altri aspetti e che nel corso dell’intervista abbiamo analizzato, è sempre più preciso e più puntuale e ci viene proposto su più reti televisive e radiofoniche in diversi orari della giornata da Ufficiali molto preparati e chiari nelle loro esposizioni. Siamo passati, negli anni, dalla voce rassicurante e familiare del Colonnello Edmondo Bernacca a quella dolcissima ma decisa del Capitano Stefania De Angelis, quarantatré anni da Roma, che irrompe nelle nostre case a cavallo tra l’ultimo Tg della notte e le interviste di Gigi Marzullo. Un Ufficiale -la De Angelis– che ho avuto il privilegio di conoscere per ragioni   professionali circa quindici anni fa e dalla quale si resta rapiti oltre che per l’assoluta competenza anche per lo stile e l’eleganza che ne fanno uno degli Ufficiali e dei volti più noti e più apprezzati dell’Arma Azzurra. Ringrazio l’Aeronautica Militare italiana per averni concesso l’opportunità di varcare il cancello dell’Aeroporto Militare Mario de Bernardi di Pratica di Mare sotto altre vesti, dandomi così l’opportunità di intervistare, in una fredda giornata di inizio primavera, il Capitano Stefania De Angelis che ha risposto alle mie domande con la disponibilità e la cordialità che da sempre la contraddistinguono.

Quando eri bambina cosa sognavi di fare da grande?

Ho sempre sognato di fare la carriera militare se non anche, come molti altri bambini, l’astronauta. Quando ero piccola però alle donne non era aperta la carriera nelle Forze Armate pertanto con il passar degli anni lo ritenevo sempre più e solo un sogno. Poi quando non ero ormai più bambina venne data la possibilità di accedere nelle carriere militari anche alle donne e quello che era un sogno, mai sopito in realtà in me, è divenuto fortunatamente realtà e nel migliore dei modi perché mi ha permesso di fare un lavoro che ho sempre sognato e di mettere a frutto i miei studi in fisica e la mia passione per la matematica. Potrebbe sembrare banale questa cosa ma purtroppo la vita non ti permette sempre di fare un lavoro per cui hai studiato e a me invece lo ha concesso. 

Raccontami i tuoi primi incarichi nella Forza Armata e le tue missioni all’estero.

Dopo l’addestramento sono stata assegnata a quello che era il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia di Pratica di Mare ove ho prestato servizio per alcuni anni e dove facevo principalmente previsioni a livello nazionale e da dove ho iniziato con le prime apparizioni in televisione. Ho poi iniziato con le prime missioni all’estero: sono stata 8 mesi in Kosovo, sei mesi in Afghanistan, ho partecipato alla missione di aiuti a L’Aquila alla popolazione colpita dal terremoto e a varie altre missioni. Negli anni successivi a queste missioni sono stata trasferita all’Ufficio Pubblica Informazione dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e sono diventata anche addetto stampa, qualifica questa che mi ha visto partecipare ad  altre nuove missioni anche con questo nuovo e gratificante incarico.

Quando hai iniziato a lavorare nel settore meteorologico e a quando risale la tua prima apparizione in TV?

Ho iniziato nel 2006 ed ho fatto un paio di anni nel settore della climatologia contribuendo a formare vari dati statistici per poi andare nella sala previsioni nazionali e dopo un paio di anni approdare al grande schermo prima attraverso registrazioni e poi arrivando in diretta all’interno di Uno Mattina e via via in tutti gli altri “spazi” dell’Aeronautica nelle reti nazionali.

Quanto è impegnativo il tuo lavoro che immagino sia di staff al di là poi della persona che appare in televisione?

Innanzitutto è una vita di sacrificio che ti impone di andare molto presto a letto la sera perché già alle quattro di mattina devi stare in piedi per studiare i modelli matematici, che escono ogni dodici ore e che ti consento di fare le proiezioni metereologiche della giornata. Un lavoro di staff, come hai sottolineato tu, Ercole, perché davanti alla telecamera va solo una persona a rappresentare un lavoro in realtà di gruppo al quale in tanti hanno dato il loro contributo ed il loro apporto.

Meteo ed istituzione militare: correlazioni.

L’Italia e la Grecia sono gli unici due Stati al mondo dove il servizio meteorologico è attestato alle rispettive Aeronautiche Militari quindi nel nostro caso la correlazione è netta. Il nostro servizio è riconosciuto come erogatore ufficiale dall’organizzazione mondiale della meteorologia quindi ad un grande impegno ed una grande dedizione corrisponde anche una grande soddisfazione da parte della Forza Armata.

Un lavoro delicato e che spesso porterà te ed i tuoi colleghi a rapportarvi anche con staff di autorità governative ed istituzionali per informare delle condizioni meteo in occasioni di viaggi impegnativi o al di fuori dei confini nazionali. Puoi accennare qualcosa?

A dire la verità è capitato e capita non solo con le “Istituzioni” che hanno necessità di conoscere le condizioni metereologiche di un dato giorno o di un determinato Paese ma anche con il cittadino comune che attraverso il web può fare richieste specifiche alle quali, nei limiti del possibile, l’Aeronautica non si è mai sottratta di dare risposta.  

Hai mai sbagliato clamorosamente una previsione del tempo?

Ahahah sì, sì, come tutti. Ne ricordo una clamorosa durante gli aiuti post terremoto dell’Aquila, in cui avevo detto che non ci sarebbe stata pioggia il giorno successivo ed invece all’alba fui svegliata dal ticchettio della pioggia sul tetto dello shelter nel quale dormivo a Preturo. Purtroppo “i modelli” non l’avevano calcolata e quindi la previsione fu errata.

Fino a quanti giorni si riescono a fare previsioni attendibili?

Fino a tre giorni.

Il 23 marzo del 1950, appena settantuno anni e un giorno fa, nasceva

l’Organizzazione mondiale della meteorologia.  Quest’anno il tema è  l’Oceano e la sua interazione con l’atmosfera. Che mi dici?

Si, vero. Ieri abbiamo festeggiato questa giornata mondiale della meteorologia. Ogni anno l’OMM decide a cosa dedicare questa giornata e quella di ieri, come hai detto, era dedicata all’Oceano e la sua interazione con l’atmosfera e questo perché per fare le previsioni si pensa che l’elemento su cui doversi basare sia solo l’atmosfera quando in realtà fanno la loro parte anche i fluidi dell’Oceano. Tutto questo soprattutto se vogliamo parlare, in termini di clima, l’interazione dei due fluidi è fondamentale e diventa determinante.

Che frequenza di rapporti avete, come Aeronautica Militare, con i vostri corrispettivi di altri Paesi?

Lo scambio culturale e scientifico c’è ed avviene anche attraverso dei consorzi nei quali inserita ovviamente anche l’Aeronautica Militare italiana. Si affrontano in questi interscambi nuovi studi, nuove modellistiche e rispettive conoscenze al fine di migliorare sempre più il servizio.

Siete/siamo i più bravi, vero?

Ahahah Sì dai siamo bravi perché al rigore militare aggiungiamo l’esperienza di un qualcosa che effettivamente è nata con noi ed un’applicazione costante. Negli ultimi anni però c’è anche da dire che stanno nascendo altri enti e comparti che si dedicano allo studio combinato della fisica e della meteorologia e che sicuramente danno il giusto contributo.

Meteorologia e soggetti meteoropatici.

Beh sposo completamente questa massima perché io stessa sono meteoropatica e …sfido chi non lo è. E’ indubbio per me, infatti, che il tempo non influenza solo a livello fisico ma anche a livello mentale nella scelta anche dell’approccio alle attività quotidiane.

Quante volte ti hanno parlato del Colonnello Bernacca?

Per ragioni anagrafiche non ho avuto la fortuna di conoscerlo ma lo ricordo perfettamente nelle sue previsioni in televisione. E’ per me e per tutta l’Aeronautica un mito che ricordiamo con ammirazione.

Stefania De Angelis: Montalcini,  Conservatorio e buon vino.

Rita Levi Montalcini è un personaggio unico da guardare come esempio ed il Conservatorio ed il buon vino sono una parte di Stefania che nella vita si è impegnata anche nello studio della musica ed ama bere un calice di buon vino in compagnia degli amici.

In ultimo ma non per ultimo, nel prossimo week dovrò recarmi a Scauri di Minturno. Che tempo farà?

Ahahah la tua Scauri. Le temperature non tendono ancora a salire quindi è prevista una temperatura un tantino rigida ma nel complesso belle giornate che dal punto di vista meteorologico -prescrizioni covid escluse- non precludono di stare all’aria aperta.

Non è che hai fatto come Preturo ed hai sbagliato, no?

Ahahah no, no, i modelli dicono questo.

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